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Siamo come naviganti che devono riparare la loro nave in mare aperto, senza poterla mai smontare in un cantiere e senza poterla mai ricostruire con parti migliori. -Otto Neurath -

mercoledì 6 luglio 2011

In quale epoca vorreste vivere?

"Fino all'ultimo Respiro" 1960  di Jean-Luc Godard. 

In quale epoca storica vorreste vivere?

Io adoro gli anni '60!!! E non solo per lo stile, che si esprimeva  nella moda, a mio parere con sobrietà ed eleganza.Uno stile mai volgare ma elegante.Amo gli anni '60 dicevo soprattutto per la voglia di novità che aleggiava in quel periodo, nel quale sono nati i primi elettrodomestici, le prime vere dive, la televisione ed il cinema produceva i film più belli mai visti e che ancor'oggi ammiriamo.
Nello svolgersi degli anno '60 nascono le correnti cinematografiche come la nouvelle vague in Francia e il neorealismo Felliniano in Italia, con il cinema nascono anche  i luoghi dove fare cinema come Cinecittà e i teatri di prova. A partire dagli inizi degli anni '60 inizia la rivoluzione delle donne che fanno sentire la propria voce, attraverso la minigonna prima, e le manifestazioni poi, i paparazzi che sono il dramma delle star e l'unico modo per avvicinare la gente comune.Il sistema che ruotava attorno alle celebrities attraverso lo show business che nasceva in quegli anni negli Studios Holliwoodiani per rendere intramontabili le dive come  e Haudrey Hapburne, Brigitte Bardot, Sofia Loren  e gli attori uno fra tutti il nosto marcello Mastroianni.
Gli anni '60 sono stati anni di cambiamento, un cambiamento inanzitutto sociale che si rifletteva in differenti ambiti, come quello politico, culturale e musicale poichè  vi era una  reale volontà di dare il meglio e fare sentire la propria voce.Credo che questo sia potuto succedere perchè erano anni in cui  tutto era ancora da scoprire e da cercare,dai diritti alla cultura, c'era il forte bisogno di innovare e innovarsi, non perdendo mai di vista gli obbiettivi comuni, obbiettivi che anno spinto alla vera rivoluzione che si è affermata, poi successivamente verso la fine degli anni '60 con l'indimenticabile'68!!Come ragazza cresciuta nella generazione degli anni'90, all'interno di una società immobile e immotivata, non posso che guardare con ammirazione e malinconia quegli anni.
Volgendo lo sguardo indietro a malincuore piuttosto che spingendolo in avanti  il '68 rappresenta l'azione che diviene realtà azione che spaventa noi giovani contemporanei, più spaventati dalle sorti che ci attendono e immobilizzati dai problemi che la società ci ha lasciato in eredità più che dalla spinta rivoluzionaria che gli anni'60 ci hanno insegnato!!

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