la Citazione preferita della SignorinaMe:

Siamo come naviganti che devono riparare la loro nave in mare aperto, senza poterla mai smontare in un cantiere e senza poterla mai ricostruire con parti migliori. -Otto Neurath -

martedì 12 febbraio 2013

Turnover.

Ciao ragazzi come va? Io oggi pensavo all'epoca di decadimento in cui ci troviamo... Voi penserete: la solita pessimista polemica.Ma è davvero decadentismo in questi ultimi tempi sono crollate banche, borse, politici, tecnici, partiti, e ora? Ora anche il papa! Per di più in un mese, quello di Febbraio, che ha da sempre abolito il giorno trenta!
Benedetto XVI in un certo senso è insolito; voglio dire già è raro vedere un papa che si dimette prima del tempo, poiché è da secoli che ciò non accadeva inoltre è coerente con la sua personalità, voglio dire cosa aspettarsi da un papa che ha sempre anteposto logica e razionalità al di sopra del suo agire e del suo messaggio cristiano attraverso la teologia? Egli oggi dice scientemente e coscientemente (citazione dal sito del Vaticano http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/30470.php?index=30470&lang=it):

"Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.
Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.
Dal Vaticano, 10 febbraio 2013
BENEDICTUS PP XVI"
[00244-01.01] [Testo originale: Latino]  

Benedetto ci dice oggi da uomo, "lavoratore nella vigna del signore" come dichiarò quando fu eletto: mi dimetto prima che le mie forze possano abbandonarmi completamente e prima che il mio pensiero non governi più le mie azioni. Questa è per me la vera onestà intellettuale dell'uomo!

Ora devo premettere per onestà che: non pratico da tempo la religione Crisiana, non posso dirmi d'accordo i dogmi Cattolici ne approvo la gerarchia della chiesa cristiana. Detto ciò, devo anche ammettere che sono cresciuta come molti in Italia, in una famiglia cristiana che mi ha fatto frequentare il catechismo, facendomi compiere il cammino cristiano con tutti i sacramenti e portandomi a frequentare quel luogo caro a molti che è stato nell'infanzia, l'oratorio. famiglia che ha sempre firmato la richiesta per la frequenza delle ore di religione dalle elementari alle superiori. Detto ciò è pur vero che come persona non sono a conoscenza di tutti gli scritti di Benedetto XVI e negli anni del suo pontificato non ho condiviso alcuni messaggi. Inoltre oggi vedo la fede Cristiana nel suo aspetto culturale piuttosto che addentrandomi in quello mistico. Detto ciò è  indubbio che sono una laica e haimé non posso dirmi tanto lontana dal relativismo che Benedetto combatte da sempre. 
Detto ciò ,devo assolutamente manifestare il pieno rispetto per la scelta dell'uomo Joseph Aloisius Ratzinger (Papa Benedetto XVI) il quale, portatore e messaggero oltre che del vangelo degli altissimi valori morali del cristianesimo, ha compiuto oggi, con le proprie dimissioni, un gesto coerente ed etico che dimostra  la propria integrità e il proprio rispetto, rispetto sia  per il ruolo che ricopre sia per i fedeli tutti che lo seguono come guida spirituale. Questo gesto a mio parere è assolutamente da apprezzare e aggiunge valore a questo papa. La mia opinione si pone al di là delle opinioni sul suo operato, al di fuori della visione strategica che qualcuno potrebbe leggere in queste dimissioni e sicuramente oltre i confronti con il papa precedente, l'amatissimo e carismatico Giovani Paolo II. A mio modestissimo parere papa Benedetto XVI è stato un papa che ha compiuto il suo pontificato nell'ombra del papa precedente, con molti ostacoli ma sempre attraverso lo studio, il pensiero e la parola. 
Tornando alle dimissioni di papa Benedetto XVI, penso che oggi, in questa Italia stagnante e sofferente, molti politici dovrebbero prendere esempio da Benedetto XVI; in una società, la nostra, nella quale la maggioranza dei politici molto prima di avvicinarsi all'età del papa (85 anni) spesso perde di vista le proprie capacità e le proprie possibilità effettive di essere all'altezza dello sforzo richiesto in una società in continuo cambiamento in cui i bisogni dei cittadini tutti, aumentano esponenzialmente e non vengono mai soddisfatti in maniera sufficiente, la verità è che purtroppo i politici  non hanno ne il coraggio ne la coerenza che ha avuto il papa, di dimettersi per lasciare il posto al nuovo. Un nuovo successore, il quale avrà probabilmente idee differenti  da quelle del suo predecessore ma che innescherebbero un cambiamento. Invece i nostri politici Italiani  piuttosto di esserci, sempre, ovunque e comunque, invece di ammettere di non avere più le forze, l'età e le capacità di dare un messaggio nuovo e autentico, preferiscono restare, ripetendo ai comizi discorsi scritti per loro da altri e mai sentiti dagli stessi realmente o preferiscono lasciare al popolo la scelta di eleggere volti nuovi. Quindi mi appello ai politici e dico: a fronte delle dimissioni di papa Benedetto XVI sommo Pontefice della chiesa Cattolica, non è il momento che finalmente qualcosa cambi anche nelle più basse cariche dello stato e della società civile tutta?