la Citazione preferita della SignorinaMe:

Siamo come naviganti che devono riparare la loro nave in mare aperto, senza poterla mai smontare in un cantiere e senza poterla mai ricostruire con parti migliori. -Otto Neurath -

mercoledì 27 luglio 2011

Donne e scarpe!

Scarpe di Louboutin, dal film "Burlesque"
Ciao a tutti oggi pensavo alla fissazione che noi ragazze abbiamo per le scarpe!!
Vi rendete conto di quanti tipi differenti di scarpe ci siano in circolazione? E di come ogni scarpa determini il carattere, il portamento e se vogliamo anche l'identità di chi le indossa, in termini di approccio alla vita e piglio caratteriale!!Certo con moderazione, per evitare i dolori lancinanti ai piedini vi consiglierei l'indosso strategico; solo durante determinate occasioni e nelle condizioni in cui  non sia  prevista una lunga sosta sugli stessi. Pensavo alle donne e ai tacchi mentre riflettevo su noi donne e il rapporto che abbiamo con noi stesse, le donne che indossano sempre e comunque le scarpe con il tacco vertiginoso sono spesso intraprendenti e motivate. Quindi personalmente, credo che i tacchi, non sono come le dipingerebbe una femminista, un accessorio imposto dagli uomini alle donne da indossare esclusivamente per risultare più appetibili ai loro occhi. Per me al contrario, servono a fare sentire meglio noi stesse e la nostra autostima. I tacchi a spillo sono un tratto distintivo, di quelle donne che si sentono indipendenti, sicure di sè e consce del proprio fascino che fanno brillare senza paure e con coraggio sulle: metropolitane cittadine, all'ingresso delle palestre, andando a prendere i figli all'asilo e durante ogni giorno lavorativo. Queste donne inoltre, affrontano con i loro tacchi i pericoli che ogni nuovo giorno mette loro di fronte tra cui; slogature e inciampi disparati. C'erto è anche vero che ci sono scarpe diverse da altre e abbinamenti più opportuni e appropriati di altri, ma che ci crediate o no il nostro modo di affrontare la vita con addosso un tacco stiletto è diverso che con un paio di scarpe da ginnastica. Dico questo non indossando frequentemente dei tacchi ma con la consapevolezza di una ragazza che alle sue prime scarpe con il tacco, calzate a 18 anni si è sentita una regina dominatrice del mondo. Ok è anche vero che essendo alta 1,60 era una sensazione mai provata e avendo aspettato la maggiore età per superare l'imposizione genitoriale è stata per me un' emozione unica!!ma ricordo anche di quanto attendevo il Sabato sera per andare a ballare in discoteca con le mie scarpe lucidate a puntino e i miei 12cm in più d'altezza raggiunti dopo aver atteso di una settimana intera sui banchi di scuola!!Bei tempi!! Però se ci pensate anche i cartoni animati a noi bambine, hanno fatto sognare le scarpe pensiamo a Cenerentola il simbolo rapporto donna scarpa, con  la sua scarpetta perduta simbolo di speranza e svolta, o alle Scarpette rosse, quelle stregate che facevano ballare la protagonista fino a sfinirla, bé quelle erano loro a prendere il sopravvento però. Oggi che siamo adulte, i negozi di scarpe ci sono  accessibili e non speriamo più nell'arrivo di una fatina che ci vesta di tutto punto, siamo noi a essere incantate d'avanti alle illustri vetrine delle città sognando di indossare le scarpe più belle e costose della vetrina che grazie alla nostra immaginazione divengono completamente accessibili, giusto il tempo di passare ad un altra vetrina!! provate a visitare qualche famoso sito di scarpe di stilisti famosi e vedrete che il vostro umore ne gioverà, per fortuna sognare non costa nulla!!!

lunedì 18 luglio 2011

Ultimo esame passato!!


Finalmente anche l'ultimo esame è andato!!!


Che strana leggerezza dopo aver sostenuto l'ultimo esame!!!
la mia sensazione uscendo dallo studio della professoressa,  è stata strana come di malinconia. Riguardando il mio libretto pieno di esami scritti con calligrafie differenti e voti segnati con l'inchiostro blu o nero, è come ripercorrere tutte le tappe che ho superato sino ad oggi e tutte le soddisfazioni prese e le ansie superate!! Ho finito i miei 21 esami!!Il mio percorso di studio è stato un'esperienza commovente, ogni interrogazione che ti fa trovare in te stesso la capacità di comprensione e l'intuizione giusta per superare; la domanda difficile, o l'incertezza dell'incomprensione di un testo studiato.Lo studio e poi l'esame sono un immenso lavoro di autostima che ti fa puntare su te stesso,con fiducia e tenacia credendo sulle tue capacità e ricercando lo stimolo nuovo per ogni esame, sempre diverso e sempre interessante.
I concetti incontrati nei libri di testo, le culture scoperte, le arti e gli autori conosciuti sono stati per me un'immenso dono e privilegio che i miei genitori mi hanno permesso. Per me è stato un percorso, attraverso le epoche storiche e i molteplici percorsi di studio che la facoltà di Filosofia mi ha fatto scoprire. Donandomi un'interesse verso il mondo della natura e dell'intelletto, attraverso la storia che ha preceduto questa immensa umanità e che resterà per me un tesoro, dal quale andare a ripescare e cercare nella mia vita nei più disparati interessi  e nelle esperienze,  per comprendere sempre di più il mondo che mi circonda e ricordando la mia esperienza universitaria!!

mercoledì 6 luglio 2011

In quale epoca vorreste vivere?

"Fino all'ultimo Respiro" 1960  di Jean-Luc Godard. 

In quale epoca storica vorreste vivere?

Io adoro gli anni '60!!! E non solo per lo stile, che si esprimeva  nella moda, a mio parere con sobrietà ed eleganza.Uno stile mai volgare ma elegante.Amo gli anni '60 dicevo soprattutto per la voglia di novità che aleggiava in quel periodo, nel quale sono nati i primi elettrodomestici, le prime vere dive, la televisione ed il cinema produceva i film più belli mai visti e che ancor'oggi ammiriamo.
Nello svolgersi degli anno '60 nascono le correnti cinematografiche come la nouvelle vague in Francia e il neorealismo Felliniano in Italia, con il cinema nascono anche  i luoghi dove fare cinema come Cinecittà e i teatri di prova. A partire dagli inizi degli anni '60 inizia la rivoluzione delle donne che fanno sentire la propria voce, attraverso la minigonna prima, e le manifestazioni poi, i paparazzi che sono il dramma delle star e l'unico modo per avvicinare la gente comune.Il sistema che ruotava attorno alle celebrities attraverso lo show business che nasceva in quegli anni negli Studios Holliwoodiani per rendere intramontabili le dive come  e Haudrey Hapburne, Brigitte Bardot, Sofia Loren  e gli attori uno fra tutti il nosto marcello Mastroianni.
Gli anni '60 sono stati anni di cambiamento, un cambiamento inanzitutto sociale che si rifletteva in differenti ambiti, come quello politico, culturale e musicale poichè  vi era una  reale volontà di dare il meglio e fare sentire la propria voce.Credo che questo sia potuto succedere perchè erano anni in cui  tutto era ancora da scoprire e da cercare,dai diritti alla cultura, c'era il forte bisogno di innovare e innovarsi, non perdendo mai di vista gli obbiettivi comuni, obbiettivi che anno spinto alla vera rivoluzione che si è affermata, poi successivamente verso la fine degli anni '60 con l'indimenticabile'68!!Come ragazza cresciuta nella generazione degli anni'90, all'interno di una società immobile e immotivata, non posso che guardare con ammirazione e malinconia quegli anni.
Volgendo lo sguardo indietro a malincuore piuttosto che spingendolo in avanti  il '68 rappresenta l'azione che diviene realtà azione che spaventa noi giovani contemporanei, più spaventati dalle sorti che ci attendono e immobilizzati dai problemi che la società ci ha lasciato in eredità più che dalla spinta rivoluzionaria che gli anni'60 ci hanno insegnato!!

La Rivincita delle perdenti!!

Ciao a tutti, vi è mai capitato di sentirvi sempre gli ultimi ad ogni gioco e in ogni sport?! Consolatevi!!
 Mi sono iscritta per un mese al  corso estivo di nuoto,sapete com'è, è arriva l'estate e devo eliminare i rotolini in eccesso prima della prova costume.
Frequento il corso di nuoto due volte a settimana e l'istruttore in quanto a motivazione, sembra il preparatore atletico della nazionale italiana, non tanto per la prestanza, esile e smilzo, quanto per il piglio e gli esercizi  a tempo a cui ci sottopone.
Il Martedì ci fa sfiatare  come se fossimo degli atleti che devono recuperare il lavoro di un'intero anno,per la preparazione delle olipiadi estive che chiemerei piuttosto Stranolimpiadi vistolo sfiancamento generale!! il corso del Giovedì è, come dice lui, "giorno di tecnica" ovvero il giorno dove cazziarci di  più in assoluto!!!Così il preparatore atletico ci sgrida e si irrita all'assurdo contro i movimenti sbagliati ; braccia piegate, ginoccchia inclinate e rane che sembrano cagnolini e noi mordendoci la lingua in nome della tanto cara educazione abbozziamo un sì e procediamo!!!Contraria da sempre per principio, agli sport agonistici (credo sia meglio superare i propri limiti che quelli degli altri) ho scovato in me una voglia di rivincita con i miei tempi!!
Tenacia a parte dell'istruttore stacanovista che non fa mai male, devo dire che ho le mie grandi soddisfazioni, prima fra tutte: ESSERMI AGGIUDICATA IL PRIMO POSTO PER LA PRIMA VOLTA IN VITA MIA, IN UNA PROVA SPORTIVA A TEMPO!!!!
Sì, OK, è  vero che i miei compagni di corso sono adulti passati da poco al livello medio e sono un'pò disallenati ma chi se ne frega??!! FACCIO IL MIGLIOR TEMPO 1.55min. Per 4 vasche stile!!
Che soddisfazione per una che: perde anche giocando a tennis con la consolle, perde al mini golf, a buling non tiro giù neanche un birillo e a pallavolo con i bambini butto sempre fuori la palla!!Volete mettere la rabbia contro i miei illimitati limiti? dovendo a malincuore dire sempre "non fa niente" facendo finta che non mi interessi??!! Ma ORA SONO LA PRIMA!! nel senso che parto sempre prima di tutti e anticipo i miei compagni di corso con benemerito dell'istruttore!!Alla faccia di chi vedendomi diciamo morbida e curvilinea pensava fossi una schiappa, sai che ti dico malpensante schiatta d'invidia per il mio tempo record!!
P.S:Perdonate l'eccessivo gongolamento!!!Ma sono giustificata da anni di perdite continue!!

lunedì 4 luglio 2011

Vita e Cinema.


Ciao a tutti o a nessuno, di recente ho riguardato uno dei film che mi lasciano sempre con il dubbio sul carattere della protagonista.Il film in questione è "Closer" il quale viene descritto al meglio nella recensione del sito my movies.it (è un'ottimo sito nel quale cercare tutto sulle notizie di film passati presenti e futuri) come:
"Una pièce teatrale di successo rappresenta un ottimo punto di partenza per la realizzazione di un film, e anche un regista come Mike Nichols, ultimamente troppo versato ai buoni sentimenti, con un buon testo riacquista quel pizzico di cinismo necessario nel descrivere i rapporti sentimentali. Closer, tratto da una commedia di Patrick Marber, è la storia, ambientata a Londra, di quattro persone, due uomini e due donne, le cui vite si scontrano generando, volontariamente o casualmente, una sequenza a catena di relazioni, flirt, bugie, tradimenti, gelosie, sesso, che mette in luce la vacuità dei legami, e la debolezza (in particolare maschile) nel saperli gestire. Romanticismo, materialismo ed egoismo sono sinonimi di piacere e dolore. Il film di Nichols è sostenuto da un cast di star di tutto rispetto. Julia Roberts, Jude Law, Natalie Portman, Clive Owen, sono l'anima portante di Closer e interpretano con convinzione le loro parti".

Il Punto di vista:

Recensione a parte, il film a mio parere è un'affascinante intreccio di sentimenti e un miscuglio di emozioni non sempre comprese alla prima visione. Personalmente, infatti, ho rivisto il film svariate volte è l'ultima, una settimana fa.Durante la mia ultima visione, ho compreso il capovolgimento dei ruoli tra una delle protagoniste, quella interpretata da una bravissima Natalie Portman, la quale sembrerebbe, ingenua e fragile ad una priva visione e astuta e prevaricatrice alle successive analisi del film. Il film si svolge attraverso l'intreccio di sentimenti contrastati e contrastanti, tra la ricerca dell'Amore come imperativo categorico e motivo di vita da una parte e l'indipendenza e la fuga di un'americana che arriva a Londra e si innamora per dimenticare un passato amore lasciato nella terra natia dall'altra. L'amore fa da sfondo è viene proposto nei suoi chiaro scuri attraversando sentimenti di fedeltà e di tradimento tra l'amore e l'odio tra il logico e l'illogico entrando in una visione realistica e idealistica tormenta è mai banale.
 Il film è arricchito da una sceneggiatura a mio parere favolosa con dialoghi eccelsi e attori all'altezza dei personaggi.Dalla mia ultima visione del film, credo di aver compreso, che il personaggio della Portman, si perda nel suo perdersi tra il ruolo di fidanzatina e cameriera e quello di ammaliante spogliarellista vivendo a pieno le proprie emozioni consapevole della direzione che vuole dare alla propria vita. Ma in fondo non siamo tutti così persi tra il ruolo che ci viene imposto dalla società e il ruolo che vorremmo disegnare per noi stessi?Tra il lavoro e le scelte responsabili a cui ci indirizza la vita da un lato e i desideri, le ambizioni le spinte che la nostra volontà e il nostro impulso vorrebbe imporci? in tutte queste spinte dove siamo davvero Noi? Forse camminiamo spediti nel mezzo alla ricerca di una nuova strada come fa la Portman alla fine del film!!