la Citazione preferita della SignorinaMe:

Siamo come naviganti che devono riparare la loro nave in mare aperto, senza poterla mai smontare in un cantiere e senza poterla mai ricostruire con parti migliori. -Otto Neurath -

sabato 5 gennaio 2013

Buon 2013!

Meraviglioso siamo tutti dentro al 2013, certo tranne chi si è perso negli anni passati, tra incertezze e forze di causa maggiore... 
Eccoci qui allora; Pieni di prospettive e di fiducia nel domani nella speranza di nuove fantastiche prospettive e Amori da non perdere o da incontrare.
Amici e a Amiche che mi raccontate di nuovo? Buoni propositi per il nuovo anno? Io ne ho un sacco da quel corso che vorrei tanto fare a quei chili di troppo che vorrei tanto perdere, ma il desiderio più grande, sarebbe quello di smettere di correre come fanno i bambini che giocano a ruba bandiera gli adulti corrono contro il tempo che passa,cercando di prendere quella bandierina che è sempre più lontana e che cambia forma ogni anno, parlo degli obiettivi raggiunti e dell'insoddisfazione che ogni tanto ci salta al collo facendoci girare lo sguardo in quello che ancora non si ha o in quello che ancora non si è diventati! 
Insomma basta dobbiamo ribellarci a quella insoddisfazione è illogica e crudele. Sono certa che l'insoddisfazione è il vero dramma dell'essere umano, io non la sopporto!Voi? 
Dico vi è mai capitato di raggiungere nuovi e luminosi obiettivi ma poi in fondo in fondo nel buio dell'anima una voce vi giunge all'orecchio e vi dice: "sei stato bravo però..." Pazzesco è proprio una beffa questa corsa ad ostacoli continua che ci porta a divenire a modificare i nostri percorsi e volerne degli altri. Vorremo ma poi non riusciamo insomma riassumerei con le parole di un noto filosofo che dice: 

"Se un uomo potesse mantenersi sempre sul culmine dell'attimo della scelta, se potesse cessare di essere uomo... sarebbe una stoltezza dire che per un uomo può essere troppo tardi per scegliere, perché nel senso piú profondo non si potrebbe parlare di una scelta. La scelta stessa è decisiva per il contenuto della personalità; con la scelta essa sprofonda nella cosa scelta; e quando non sceglie, appassisce in consunzione[...]Quando si parla di scelta che riguardi una questione di vita, l'individuo in quel medesimo tempo deve vivere; e ne segue che è facile, quando rimandi la scelta, di alterarla, nonostante che continui a riflettere e riflettere[...] Si vede allora che l'impulso interiore della personalità non ha tempo per gli esperimenti spirituali. Esso corre costantemente in avanti, e pone, ora in un modo ora nell'altro, i termini della scelta, sí che la scelta nell'attimo seguente diventa piú difficile[...] Immagina un capitano sulla sua nave nel momento in cui deve dar battaglia; forse egli potrà dire: bisogna fare questo o quello; ma se non è un capitano mediocre, nello stesso tempo si renderà conto che la nave, mentre egli non ha ancora deciso, avanza con la solita velocità, e che cosí è solo un istante quello in cui sia indifferente se egli faccia questo o quello. Cosí anche l'uomo, se dimentica di calcolare questa velocità, alla fine giunge un momento in cui non ha piú la libertà della scelta, non perché ha scelto, ma perché non lo ha fatto; il che si può anche esprimere cosí: perché gli altri hanno scelto per lui, perché ha perso se stesso[...] Poiché quando si crede che per qualche istante si possa mantenere la propria personalità tersa e nuda, o che, nel senso piú stretto, si possa fermare o interrompere la vita personale, si è in errore. La personalità, già prima di scegliere, è interessata alla scelta, e quando la scelta si rimanda, la personalità sceglie incoscientemente, e decidono in essa le oscure potenze. 
(Søren Kierkegaard, Aut-aut)

Certamente non sarò io ad angosciarvi con le mie visioni grigie sopratutto ora che siamo in piedi ad accogliere questo nuovo anno tutto da scoprire!

Quindi per un serenissimo anno nuovo vi auguro che vi porti pochi drammi e molti gioiosi sorrisi!!

Vi voglio Bene!
La Signorina Me.