la Citazione preferita della SignorinaMe:

Siamo come naviganti che devono riparare la loro nave in mare aperto, senza poterla mai smontare in un cantiere e senza poterla mai ricostruire con parti migliori. -Otto Neurath -

lunedì 11 giugno 2012

Speziamo le catene!


Ciao a tutti, come state?!
Oggi pensavo all'impossibilità attiva di dirigere concretamente i nostri desideri a causa: delle situazioni sociali in cui spesso ognuno di noi si trova, per il momento sbagliato della nostra vita che non ci permette di scegliere, per delle strade intraprese di recente che non sappiamo dove ci porteranno e che vorremmo abbandonare, per le aspettative che riponiamo nei progetti che affrontiamo, per la nostra caparbietà che non si arrende ne agli imprevisti ne alle sconfitte, per gli ambienti che non ci gratificano e per persone la cui falsità ci rattrista impedendoci di sperare positivamente. Vorrei saltare e superare: le strutture, le gerarchie, la burocrazia e raggiungere la mia volontà di azione e per un pensiero libero e indipendente che dovrebbe vincere sempre e autodeterminare istintivamente le nostre scelte d'azione, quelle scelte giuste che si prendono di pancia, di cuore deviando dagli schemi razionali e imposti. 
Molte regole e ruoli  ci costringono divenendo come delle forti e indisstruttibili catene di ferro che avvolgono il nostro corpo e limitano la nostra azione. Dovremmo essere in grado di rompere queste catene e liberare i nostri desideri attivando la nostra libertà di scelta, percorrendo le strade che più ci stimolano, realizzando la nostra persona come più ci aggrada. Dovremmo superare le ideologie differenti da quelle che sono le nostre convinzioni e i nostri valori e non perseguendole per conformismo e paura dei giudizi altrui.  La volontà ci anima spingendoci a volare ad ali spiegate verso il nostro futuro senza omologarci a schemi precostituiti e cercando  attivamente e con tenacia un nostro ruolo nel mondo. Sono solo pensieri ma vorrei davvero riuscire a compiere il salto da ciò che ho di certo a ciò che vorrei!Voi avete mai pensato di raggiungere un desiderio irraggiungibile?!  

mercoledì 6 giugno 2012

Lavoro, variazioni sul tema.

Ciao a tutti oggi è nuvoloso un'pò come il mio umore altalenante...Oggi servendo ai tavoli pensavo che ogni attore dovrebbe fare il cameriere in un ristorante almeno un paio di mesi, perchè è davvero incredibile quante cose si possono imparare sul genere umano e si comprende il senso della parola disumano. All'interno di un ristorante si impara a vedere il genere umano attraverso una lente d'ingrandimento imparando a cogliere i comportamenti e i messaggi impliciti che le persone comunicano. Osservando i commensali si possono scoprire aspetti di varia natura; carattere, linguaggio del corpo, tipi di relazioni tra le persone, le intenzioni e a volte anche le patologie.
la cameriera da sala non è un mestiere molto ambito e di solito è sempre un ripiego al lavoro dei sogni e si sceglie per pagarsi gli studi o l'affitto. cambiando completamente il punto di vista, invece, ad esempio dal punto di vista Antropologico,il cameriere è a stretto contatto con i costumi del nostro popolo italico, il quale durante il pranzo o la cena cerca di concludere affari di lavoro o di cuore. Al ristorante si possono trovare degli infiniti caratteri a delle infinite gradazioni, un'pò come i colori e le sfumature che se vengono a contatto con i giorni troppo accesi del cameriere di turno possono provocare accostamenti del tutto mancati! Personalmente sono cresciuta all'interno di una famiglia di baristi e successivamente ristoratori ed ho sempre visto questo lavoro come un lavoro da fare e basta, ma dopo alcuni studi di psicologia e antropologia la rotellina del mio cervelletto si è girata e sono diventata spudoratamente sarcastica, non perdono, ho una descrizione calzante per ogni singolo individuo e non ci vuole molto a comprendere di che tipologia di persona mi trovo di fronte,  appena ordinano da mangiare, io già capisco chi ho di fronte, è un lavoro che mi rende recettiva ed è davvero illuminante! In fondo ogni lavoro è arricchimento anche quello che non avresti creduto fosse il tuo, basta solo cambiare il punto di vista e tutto si colora la fatica può diventare altro. Credo che il lavoro che facciamo è dato dalla visione che ne abbiamo, ogni lavoro ci arricchisce perchè in fondo siamo noi che plasmiamo a nostra immagine il ruolo che ricopriamo, in positivo o in negativo. In piena recessione ogni lavoro è buono ma credo che siamo comunque noi che dobbiamo renderlo tale!